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Cosa è il ritiro dedicato nel fotovoltaico?

Il ritiro dedicato nel fotovoltaico è un meccanismo che permette agli impianti fotovoltaici di vendere l’energia elettrica prodotta in eccesso alla rete elettrica nazionale ad un prezzo garantito e agevolato.

In pratica, con il ritiro dedicato l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico viene immessa nella rete elettrica e venduta al Gestore dei Servizi Energetici (GSE), che ha l’obbligo di acquistare tutta l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici che aderiscono al meccanismo del ritiro dedicato.

Il prezzo dell’energia venduta al GSE è stabilito annualmente dallo stesso Gestore, e garantisce un prezzo fisso e vantaggioso per l’energia elettrica prodotta dall’impianto fotovoltaico e immessa nella rete elettrica.

Il ritiro dedicato è un meccanismo che incentiva la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in quanto garantisce un prezzo vantaggioso per l’energia prodotta e contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra. Inoltre, questo meccanismo permette ai proprietari di impianti fotovoltaici di recuperare parte dei costi dell’impianto e di ottenere un ritorno economico sull’investimento effettuato.

Per aderire al meccanismo del ritiro dedicato, è necessario che l’impianto fotovoltaico sia in grado di produrre energia elettrica in eccesso rispetto al consumo dell’utente, e che sia connesso alla rete elettrica nazionale. Inoltre, è necessario registrare l’impianto presso il GSE e sottoscrivere un contratto di fornitura di energia elettrica.

È importante sottolineare che il meccanismo del ritiro dedicato è soggetto a delle limitazioni quantitative, stabilite annualmente dal GSE, in base alla disponibilità di risorse economiche destinate all’acquisto dell’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici. Inoltre, il prezzo di acquisto dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici può variare nel tempo in base all’andamento dei mercati dell’energia elettrica.

In sintesi, il ritiro dedicato nel fotovoltaico è un meccanismo che consente di vendere l’energia elettrica prodotta in eccesso dalla propria installazione fotovoltaica al Gestore dei Servizi Energetici, a un prezzo garantito e agevolato. Questo meccanismo permette di incentivare la produzione di energia da fonti rinnovabili, contribuendo alla riduzione delle emissioni di gas serra, e di recuperare parte dei costi dell’impianto fotovoltaico.

È importante sottolineare che il meccanismo del ritiro dedicato nel fotovoltaico è stato introdotto in Italia come misura incentivante per favorire la diffusione degli impianti fotovoltaici e la produzione di energia da fonti rinnovabili. L’obiettivo era quello di stimolare gli investimenti nel settore fotovoltaico e favorire l’autoconsumo, la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni di gas serra.

Tuttavia, negli ultimi anni il meccanismo del ritiro dedicato è stato oggetto di alcune critiche, in particolare per l’impatto sui bilanci del Gestore dei Servizi Energetici e sulla bolletta dei consumatori. Infatti, il prezzo di acquisto dell’energia elettrica prodotta dagli impianti fotovoltaici, fissato dal GSE, è generalmente superiore al prezzo di mercato dell’energia elettrica, e questo comporta un aumento dei costi per i consumatori finali.

Per questo motivo, negli ultimi anni sono state introdotte alcune modifiche al meccanismo del ritiro dedicato nel fotovoltaico, con l’obiettivo di ridurre i costi per i consumatori e favorire la diffusione di soluzioni di autoconsumo. Ad esempio, è stato introdotto il meccanismo dello scambio sul posto, che consente di autoconsumare l’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico senza doverla vendere al GSE, riducendo così i costi per il consumatore finale.

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